Regionali: Gatti, Pepe e Mariani nella 'top ten' regionale delle preferenze

TERAMO – Si conferma il teramano Paolo Gatti (Forza Italiai) il "capocannoniere" di preferenze delle elezioni regionali 2014, con 10.528 preferenze, addirittura 430 in più del 2008 (10.098), l’unico a sfondare la quota 10 mila anche se, questa volta, farà parte della minoranza. Per il resto, tanti nomi noti ma anche qualche esordiente nella classifica dei candidati che hanno raccolto il maggior numero di preferenze. Dopo Gatti, mosca bianca della nuova minoranza, seguono cinque consiglieri del Partito democratico. Al secondo posto c’è Silvio Paolucci, chietino, segretario regionale del Partito democratico, che di voti ne ha raccolti 7.900 e alla luce della vittoria del centrosinistra è fortemente indiziato alla carica di presidente del Consiglio regionale, a meno che non vorrà optare per un ruolo da assessore come fece Gatti 5 anni fa. Completa il podio un altro teramano, Dino Pepe, rappresentante della Val Vibrata che un po’ a sorpresa ha fatto il pieno di voti, 7.678. Al quarto posto il primo della circoscrizione dell’Aquila, il giovane Pierpaolo Pietrucci, passato dalle uniche primarie del Pd a livello di consiglieri, che al termine di una difficile campagna elettorale ha sfondato le sette migliaia raccogliendo 7.095 preferenze. Torna a essere eletto un consigliere regionale dell’Aquila città dopo circa 15 anni. Seguono altri due democrat, il pescarese Donato Di Matteo (6.587), ex consigliere ed assessore al rientro dopo lo stop nonostante la vittoria delle primarie a ridosso delle elezioni del 2008, e l’aquilano della Marsica Giuseppe Di Pangrazio, fermo a 6.122 (+1.436 sul 2008), confermato. Settimo un assessore uscente della Giunta Chiodi, Mauro Febbo, chietino, a 5.869 (-4 mila voti sulla tornata di 6 anni fa), seguito dal teramano del Pd Sandro Mariani con 5.818 voti. Chiudono la top 10 Andrea Gerosolimo, ex Udc, di Abruzzo civico, 5.535 voti, che riporta la Valle Peligna a Palazzo dell’Emiciclo dopo 10 anni, e Camillo D’Alessandro, capogruppo uscente del Pd, con 4.762 voti, mille voti in più rispetto al 2008.